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11 ottobre 2017

“Difendiamo l’ambiente con le unghie” :Dalle unghie dei bambini la fotografia sull'ambiente

Dalle unghie dei bambini la fotografia sull'ambiente: elaborati i primi risultati

Tratto da forlitoday

Dalle unghie dei bambini la fotografia sull'ambiente: elaborati i primi dati

AIL you need is love” è il titolo di una serata d’autore per sostenere il progetto “Difendiamo l’ambiente con le unghie” che tra pochi mesi dovrebbe portare a dei risultati definitivi

Dalle unghie dei bambini la fotografia sull'ambiente: elaborati i primi risultati
“AIL you need is love” è il titolo di una serata d’autore per sostenere il progetto “Difendiamo l’ambiente con le unghie” che tra pochi mesi dovrebbe portare a dei risultati definitivi per quanto riguarda il monitoraggio dell'ambiente cittadino, in particolare per quanto riguarda gli inceneritori. I sostenitori della ricerca hanno promosso una nuova manifestazione di raccolta fondi, che si terrà il 13 ottobre 2017 presso la Taverna Verde di Forlì, una serata d’autore con musiche dei Beatles riarrangiate e rivisitate dalla “BandAil”. 
L’autofinanziamento ha portato per ora nelle casse dell’iniziativa circa 9.500 euro ma l’elevato numero di test eseguiti fa prevedere una spesa finale di circa 12.000 euro. Con questa manifestazione si conta di arrivare alla cifra necessaria ed eventuali eccedenze saranno devolute all’Ail. Elena Gilberti coordinatrice Ail forlì Cesena, l'associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, spiega: ”Sosteniamo con molto piacere questa iniziativa e per l'occasione abbiamo composto una band che vede coinvolti professionisti del mondo musicale, affiancandoli ai medici ematologi e volontari della nostra associazione". Aggiunge: "La cooperativa che gestisce la Taverna Verde di Forlì ce l'ha concessa gratuitamente proprio per aiutarci nel nostro scopo e non avere ulteriori oneri”.
Si entra infatti nella fase finale del percorso dell’iniziativa “Difendiamo l’ambiente con le unghie” che vede l’arrivo dei primi dati grezzi del biomonitoraggio al quale hanno partecipato circa 250 bambini in età compresa i 6 e i 9 anni. Ai bambini sono state tagliate le unghie e sono state analizzate, in quanto considerate affidabili "spie" sulla presenza di inquinanti nell'aria.
“Sono arrivati la settimana scorsa i dati elaborati dal Laboratorio di Torino EuroLab - a parlare è Ruggero Ridolfi,Presidente ISDE Forlì - dalle medie totali che il laboratorio ci ha fornito, ma che devono essere ampiamente rielaborate e rivalutate, non sembrano esserci singoli valori enormemente fuori scala, tuttavia la presenza pur modesta dei metalli più “pericolosi” andrà valutata nei confronti fra le diverse aree del nostro territorio comunale". 
L’iniziativa di biomonitoraggio intrapresa dall’ISDE e in collaborazione con AIL,l Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì (TAAF) e coi Comitati di Quartieri di Forlì ricalca quanto è avvenuto dal 2014 al 2016 a cura della sezione ISDE di Novara, in alcuni quartieri di Torino, per verificare l’esposizione ai metalli pesanti all’entrata in funzione di un inceneritore. Così Luisa Memore, responsabile dello studio: “Anche noi siamo ancora nella fase di elaborazione dati poiché i campioni erano tanti e per un lungo periodo di tempo, quello che ci prefiggiamo è capire l’andamento dell’inquinamento dell’ambiente e cercare di ridurlo, i metalli sono presenti anche in natura e anche nel nostro organismo, basti pensare al ferro, ma il problema sussiste quando ve ne sono troppi o ve ne sono di quelli che nel nostro organismo non devono essere presenti”.
I metalli pesanti costituiscono una classe di sostanze inquinanti, estremamente diffuse nell’ambiente  che posso risultare molto pericolose per la salute. “L’inquinamento dei metalli pesanti è in gran parte correlato con le attività industriali, con i pesticidi e con le emissioni degli inceneritori. Se presenti in alti livelli metalli come il cadmio, il nichel o il mercurio per esempio  possono portare anche ad alterazioni dello sviluppo celebrale e maggiore propensione a sviluppare malattie neoplastiche - spiega Patriza Gentilini, Ematologa e Oncologa -. La ricerca dei metalli pesanti nelle unghie usata per correlare lo stato di assunzione dei diversi elementi presenti nell’ambiente oltre agli aspetti ambientali sono da considerare anche il tipo di lavoro, l’alimentazione e gli stili di vita. Bisogna tener conto ad esempio se in casa è presente una stufa o i termosifoni, se i genitori sono fumatori o non fumatori, se abitano vicino ad una strada trafficata o meno ecc. La valutazione dei singoli metalli pesanti presente mediamente nelle unghie dei ragazzi delle diverse macroaree del territorio permetteranno un confronto tra i diversi distretti”.


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Tratto da Facebook di Uniti per la salute

A Forlì, dove da anni brucia rifiuti un #inceneritore, è stata eseguita in questi giorni un'indagine scientifica condotta da Patrizia Gentilini, medico dell'Isde, analizzando le unghie di 238 bambini forlivesi delle scuole primarie. Con noi la dott. Luisa Memore che con ISDE Torino ha condotto analogo studio dal 2013 al 2015 su 270 bambini prima dell'avvio dell'inceneritore del Gerbido e poi nei 2 successivi.
Dai primi risultati è emersa la presenza nelle unghie di questi bambini di numerosi metalli pesanti, come cadmio, nichel, piombo, arsenico, mercurio, che, ovviamente, non dovrebbero proprio esserci, e il cui accumulo nell’organismo può causare problemi nervosi, malattie immunitarie e tumori.

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