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11 dicembre 2017

L’esposizione all’aria inquinata poco prima o dopo il concepimento aumenta il rischio di difetti alla nascita

Tratto da Meteo Web

Inquinamento: l’esposizione all’aria inquinata poco prima o dopo il concepimento aumenta il rischio di difetti alla nascita


Il particolato fine rappresenta un serio rischio per la salute poiché, se inalato, entra facilmente nel sistema circolatorio


Le donne esposte all’aria inquinata poco prima del concepimento o durante il primo mese di gravidanza affrontano un maggio rischio che i loro bambini nascano con difetti alla nascita, come labbro e palato leporino o anomalie cardiache.
Sebbene l’aumento del rischio sia modesto, il potenziale impatto su una popolazione è notevole poiché tutte le donne incinte hanno una certa esposizione. “Il periodo più sensibile all’esposizione sembra essere il primo mese prima e dopo il concepimento. L’impegno sulla salute pubblica dovrebbe continuare ad evidenziare l’importanza di ridurre il livello di esposizione della popolazione a particolari sostanze dannose presenti nell’aria”, ha dichiarato Emily DeFranco, fisica presso il Cincinnati Children’s Hospital Medical Center e l’University of Cincinnati College of Medicine.
La Dott.ssa DeFranco e i suoi colleghi hanno esaminato il particolato fine, che rappresenta un serio rischio per la salute poiché queste minuscole particelle possono depositarsi in profondità nelle vie aeree inferiori e nelle sacche d’aria all’interno dei polmoni ed entrare nel sistema circolatorio. Il particolato fine è una miscela di particelle estremamente piccole e goccioline liquide che si depositano nell’aria e che, una volta inalate, possono influenzare negativamente molti aspetti della salute di una persona.
Per condurre lo studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati dei certificati di nascita dall’ Ohio Department of Health e i dati sul particolato delle 57 stazioni di monitoraggio dell’US Environmental Protection Agency n tutto l’Ohio. Hanno collegato le coordinate geografiche della residenza della madre per ogni nascita con la stazione di monitoraggio più vicina e calcolato le esposizioni medie. Hanno poi stimato l’associazione tra le anomalie alla nascita e l’esposizione della madre a livelli più elevati di particolato fine nell’aria durante la gravidanza.
La Dott.ssa DeFranco dichiara che esistono limiti intrinseci agli studi osservazionali, ma che questo fornisce una buona base su cui costruire gli studi futuri. Le anomalie alla nascita colpiscono il 3% di tutte le nascite negli Stati Uniti.

Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2017/12/aria-inquinata-gravidanza-difetti-nascita/1014078/#ttXg3TmijKchmDmX.99

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